Romagnoli: “Cantavo l’inno della Lazio di nascosto”

Una dichiarazione d'amore per la Lazio quella di Alessio Romagnoli che ha svelato più di un retroscena del suo tifo per la maglia biancoceleste.

“Si è realizzato il sogno di quando ero bambino: non volevo giocare in Serie A ma nella Lazio. E’ l’emozione più grande della mia vita”. Sono parole sognanti quelle di Alessio Romagnoli che si è presentato a Lazio Style Channel per la prima intervista ufficiale da giocatore biancoazzurro. Un sogno realizzato come quello di indossare la maglia numero 13 del suo idolo giovanile, Alessandro Nesta: “Io penso che Nesta sia stato il difensore più forte di tutti i tempi, nessuno sarà mai come lui, per quello che ha fatto alla Lazio e al Milan. Ho indossato il suo numero in rossonero e ho l’onore di farlo qui. Darò il mio meglio”.

C’è spazio per i ricordi con il primo piede messo all’Olimpico nell’anno dello scudetto laziale: “Mio padre è tifoso e mi ci portava spesso, anche mia nonna a cui ero molto legato era laziale. Nel giorno del titolo non c’ero perché non avevo trovato il biglietto, ma resta uno dei giorni più belli di sempre”. Insomma, non si smette mai di essere tifoso, nemmeno quando si è un avversario: “Quando entravo in campo, mi mettevo la felpa sopra il naso e cantavo l’inno”.

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